mercoledì 18 agosto 2010

Sii la tua Leggenda Personale






Mentre leggevo un altro articolo di EccoCosaVedo, di cui riporto sotto il link della pagina, è cominciata la canzone di Lighea "Rivoglio la mia vita" ed ho pensato che non poteva essere una semplice coincidenza se testo e musica erano davanti a me nello stesso momento: dovevo scrivere !
Che poi, in fondo, le coincidenze sono le piccole molliche che l'Universo, o la Vita o una Intelligenza Superiore se volete, lascia lungo il sentiero per la realizzazione della nostra Leggenda Personale
e da sempre, sul mio Cammino vi è l'Arte e la Comunicazione: la scrittura, oggi, è il mezzo più congeniale per esprimermi e far sì che la mia esistenza non sia del tutto vana, che un giorno sia ricordata e raccontata da altre persone, l'essere eterna a modo mio :)

Quando si è piccoli si è come cellule staminali embrionali, si è pronti e predisposti per fare qualsivoglia cosa nella vita; poi si cresce, si diventa obiettivi mobili prima dei genitori che guardano ai propri figli come a un prolungamento di sé stessi, a un'altra possibilità di realizzare ciò che in passato non hanno potuto o voluto realizzare; poi della scuola, luogo satanico in cui si è costretti fin da bambini ad imparare - senza necessariamente comprendere - nozioni che per quando si saranno conclusi gli studi saranno obsolete, non avranno certamente insegnato a vivere.
Poi arriva l'età adulta, arriva la Società che chiede il conto degli anni che si sono dedicati a ben altro che al servire il padrone di turno e così impariamo anche a chinare la testa se vogliamo mangiare, sopravvivere.

La Vita...mmmhhh...ma chi può insegnarci a viverla ? La Vita semplicemente si lascia vivere, non insegna però lancia dei segnali affinché possiamo camminare sicuri sul nostro Cammino anche quando ci allontaniamo un poco per vedere cosa c'è oltre lo steccato, anche quando decidiamo di deviare verso il Cammino di un'altra persona e stare con lei per un po' di tempo: la nostra Stella Polare che brilla alta nel firmamento per ricordarci sempre la giusta rotta da seguire.
Tanto è che, però, qualcuno anzi, molte troppe persone tentanto d'ingabbiarci continuamente in celle dorate in cui si prendono cura di noi abbastanza che si possa sopravvivere, ma ci privano del nostro Diritto alla Felicità
, della nostra Libertà di Amare... sì, di Amare perché esprimere sé stessi è condividere con gli altri la nostra esistenza, la nostra gioia d'esistere, significa dare valore alle altre persone e renderle vive, magari felici.
Cercano di privarci dell'altro rendendolo l'unico colpevole della nostra condizione di reclusi. Cercano d'infonderci la paura del diverso-da-me .

A questo punto la reclusione è mentale, in questo modo diventiamo carnefici e vittime di noi stessi, fragili creature che non hanno saputo scegliere, non hanno voluto decidere della propria persona ed ora si ritrovano a delegare forzatamente: delegare e lasciare in eredità ad altri i propri diritti !

Poi la Vita ritorna, ritorna continuamente sul nostro perduto Cammino a lasciarci le molliche, a lanciarci sassi che a volte son massi per provocare frane disastrose se ciò è necessario a riattirare la nostra attenzione sul nostro Sentiero, che in qualche tempo e in qualche spazio fa avevamo abbandonato perdendoci in deserti che non ci appartenevano; la Vita torna prepotentemente a farsi viva e a quel punto qualcosa si ridesta, la Coscienza debolmente torna a vibrare e farsi sentire nella nostra mente, a dirci che forse dobbiamo riprendere il Cammino che pensavamo perduto chissà dove e invece era sempre stato là, davanti a noi che ciechi di violenza non riuscivamo a scorgerlo.

Noi siamo esattamente ciò che pensiamo e vogliamo essere così, se pensiamo di essere delle persone meravigliose, creative, felici, libere, coraggiose allora possiamo soltanto e semplicemente... ESSERLO !
Quando iniziamo ad essere ciò che pensiamo e vogliamo essere compiremo finalmente la nostra Leggenda Personale istante per istante.


EccoCosaVedo articolo:

La Paura non ci Protegge

Yes, we should !

Gli articoli di EccoCosaVedo centrano perfettamente il punto: la condivisione.
Condividere idee e ideali, strategie e obiettivi, mezzi per raggiungere la desiata libertà; eppure, sebbene il fine ultimo di ogni individuo sia il medesimo, continuiamo a farci la guerra per il primato della vittoria ! Condividere sembra non essere sufficiente e non importa che abbiamo gli stessi obiettivi, ognuno vuole sedere sul trono del comandante massimo, ognuno vuole il suo piccolo gruppo di seguaci che come automi eseguono le direttive.

Prendiamo in esame la Politica, l'arte di governare la Cosa Pubblica: condividiamo tutti gli ideali di Libertà, Uguaglianza, Giustizia, Democrazia, in Francia il motto intende perfino la Fratellanza eppure questi virtuosi ideali non riescono ad essere un collante reale, sebbene ognuno di noi (sì, forse non proprio tutti...) cerchi di conseguirli nella proprio vita e diffonderli ecco, proprio non riusciamo ad unirci nel mantenerli vivi dentro e intorno a noi.
Delegare continua ad essere il passpartout per la tranquillità della Coscienza: deleghiamo le nostre responsabilità di cittadini non più solo ai politici bensì direttamente ai Partiti ai quali appartengono e ai quali devono obbedienza; deleghiamo le nostre responsabilità di persone coscienti alle varie Istituzioni, al Superiore di turno, all'età troppo giovane o troppo vecchia per comprendere, alla scuola per un'istruzione sorpassata dalla realtà; deleghiamo perpetuamente le nostre Coscienze alle varie guide spirituali senza mai riprendere il volo alla scoperta di altri cieli, di altri Infiniti.
Delegare è il primo passo per perdere i propri diritti e soprattutto quello di espressione del proprio pensiero, talmente importante tanto più in quest'era così fragile e delicata proprio come la nascita di un bambino: possiamo scegliere di andare verso un mondo migliore oppure precipitare definitivamente nel baratro senza biglietto di ritorno, sta a noi la scelta !

Nella ricerca della Felicità e nella conquista della Libertà non esiste un podio per i primi classificati: siamo tutti vincitori quando anche solo una persona le raggiunge e tutti perdenti quando le perde.
Allora cerchiamo di vincere il nostro posto al sole qui sulla Terra, pianeta patrimonio dell'intera Umanità.

EccoCosaVedo articoli:

Cooperare oggi è Possibile

Divide et Impera

Modena City Ramblers Live - 28 Luglio 2010 - Bracciano

Quando pensavo alla creazione del gruppo, In viaggio verso...Bracciano, immaginavo giornate avventurose in luoghi ancora sconosciuti ai più, alle camminate in mezzo questa natura meravigliosa che ci circonda; poi è cominciata Viva Bracciano, ma i miei alti e bassi umorali mi hanno portata a chiudermi in due settimane di solitudine, di quiete.

Fino a quando ne sono uscita e...ero giusto in tempo per godermi il mio primo concerto dell'anno: i Modena City Ramblers dal vivo a Bracciano !

Ho subito collegato loro a I Cento Passi, omaggio musicale - nonché cinematografico - a Peppino Impastato, un ragazzo che aveva più o meno la mia età quando fu trucidato dalla mafia, il 9 Maggio 1978, lo stesso giorno in cui fu ritrovato il corpo ormai senza vita di Aldo Moro. Pochi mesi dopo sarei nata io.

Nulla accade per caso nelle nostre vite, ogni evento al quale partecipiamo volenti o nolenti lo abbiamo, consciamente o inconsciamente, voluto, attirato, desiderato a volte; ogni accadimento in realtà non ha in sé alcun valore se non quello che noi stessi gli diamo ed è per questo motivo che se vogliamo veramente vivere abbiamo il diritto e la necessità di apprendere la lezione, di trovargliene uno o più di motivi positivi, per noi stessi.

Questo concerto, e altri avvenimenti degli ultimi giorni (per non dire degli ultimi anni...), è per me un segno positivo di RESISTENZA, quella stessa RESISTENZA alla quale ci esorta Salvatore Borsellino affinché la Memoria comune e collettiva rimanga salda in ogni persona; affinché i Valori e i Princìpi per i quali suo fratello Paolo Borsellino insieme al suo fraterno amico Giovanni Falcone, lo stesso Peppino Impastato, Peppe Fava, Rocco Chinnici, Beppe Alfano, Giuliano Siani e tanti tantissimi altri sono vissuti, siano patrimonio comune inestimabile di tutti noi.

Non vi racconto di com’è andata la serata perché quando a suonare è un gruppo d’artisti come i MCR, ciò che è importante è il messaggio delle loro canzoni.

Hanno cantato di Libera e del lavoro incessante dei suoi giovani affinché la terra di Sicilia e tutta la terra italiana sia LIBERA dalle mafie, di quest'Onda di speranza che si alza sempre più alta e forte come uno tzunami; dello sfruttamento dei lavoratori, del lavoro nero e delle morti bianche, di massoni e tangenti; di RESISTENZA, ma anche di quanto sia bella la vita e sia la morte a morire !

È ancora il tempo, questo nostro, di RESISTERE alla violenza di una classe dirigente che ci vuole sempre più schiavi di un consumismo sfrenato che ci rende TUTTI UGUALI senza distinzioni: per chi si arricchisce sulla salute e sulla vita dei bisognosi, siamo tutti carne da macello, agnelli sacrificali al dio-padrone di turno.

È anche il tempo del risveglio dal letargo della coscienza, comprendere che ogni singolo individuo nasce col diritto alla FELICITÀ che nessuno gli può negare o sottrarre; è tempo di alzarci in piedi e far tremare la Terra di un cammino lento e sicuro, di far tremare le poltrone dei cosìddetti potenti, di esser noi registi sceneggiatori e attori di questa grande Matrix chiamata Vita !

E Mercoledì sera del 28 Luglio 2010, a Bracciano, la Terra ha tremato al suono della musica vertiginosa e potente dei Modena City Ramblers, delle danze folli degli spettatori e grazie al cielo tutti giovani ché è di buon auspicio affinché non si perdano poi com’è accaduto ai loro genitori; lo stesso cielo stellato che era lì, a guardarci danzare e cantare proteggendoci dalle intemperie: perché quel concerto si doveva fare !

Per terminare, mi sento in dovere di ringraziare pubblicamente l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Bracciano, nella persona di Gianpiero Nardelli, per aver voluto e realizzato quest’evento.

Inoltre, per chi starà sicuramente pensando che forse questa nota sia fuori luogo e per nulla attinente al concerto e ai fini del gruppo, voglio ricordare che è cosa certa che parte della criminalità organizzata e nella fattispecie camorristica ormai è giunta fin dentro casa nostra: nessuno di noi può oggi affermare con leggera superficialità “ciò non ha a che fare con la mia vita” , “io non sapevo”.

Che poi, casa nostra è l’Italia intera e, in verità, l’intero mondo poiché altro pianeta o tecnologia per viaggi intergalattici ancora non ce n'è.

Bracciano, Sabato 31 Luglio 2010

mSa